16 marzo 2014 - Un salto nel Chianti Storico a Badia a Coltibuono, Gaiole in Chianti (SI)


L'incontro è dedicato al culto di San Michele nei territori del Chianti medievale, alle esperienze monastiche che ne furono interessate, e alla notevole sequenza di titolazioni micaeliche che s'incontra sui sentieri dei monti chiantigiani.
L'interesse si concentrerà dunque su un eremo, quello di S. Michele di Montemaione, che esattamente settecento anni fa ospitò gli albori della congregazione di S. Maria al Sepolcro di Firenze, destinata ad una sorprendente quanto poco nota avventura ecclesiastica.
La comunità originaria, fondata dall'esule Bartolomeo Bononi, si stabilì sui colli a nord di Coltibuono guadagnando notorietà «in tota regione Chiantis et Vallis Arni». Trasferitisi a Firenze dopo vent'anni di vita semi-eremitica i monaci conobbero un improvviso successo e il loro monastero divenne uno dei più importanti centri religiosi della città. Nel 1373 Santa Maria al Sepolcro partecipò alla fondazione dello spagnolo «Orden de San Jeronimo», a cui il pontefice volle attribuire le costituzioni ideate dai toscani.


h. 10.00 presentazione del libro
I SENTIERI DI SAN MICHELE di Renzo Centri e Lorenzo Pecchioni
Culti micaelici e antichi itinerari sui monti del Chianti
a cura di Lorenzo Pecchioni
Sui monti del Chianti il nome di San Michele Arcangelo ritorna costantemente, caratterizzando chiese, eremi, torrenti e la vetta stessa della catena: Monte San Michele, che fino all’inizio del novecento era meta di processioni devozionali. Il contesto geografico è reso coerente dall’esistenza di una strada antichissima che rappresentava nel medioevo un importante itinerario per i pellegrini e un punto di riferimento per le transumanze. Di essa rimane un avvincente intreccio di sentieri, ricchi di curiosità e scorci suggestivi: un patrimonio culturale che aspetta da tempo di essere riscoperto.


h. 11.00 relazione:
DA MONTE MAIONE ALLE CAMPORA:
NOTE PER LA RICOSTRUZIONE DI UN CONVENTO FIORENTINO
a cura di Laura Fenelli
Il convento fiorentino di Santa Maria al Sepolcro (Le Campora), oggi quasi totalmente distrutto, conserva solamente una cappella affrescata negli anni Settanta del Trecento a testimoniare il passato splendore di quello che fu uno dei maggiori centri religiosi cittadini.
Sorto negli anni Cinquanta del Trecento, fu la terza e definitiva sede per un gruppo di ‘eremiti’ toscani, raccoltisi attorno a un fuoriuscito pistoiese, Bartolomeo di Bonone. L’intervento ricostruirà innanzitutto le due fasi che precedettero questo insediamento, indagando grazie all’aiuto di documentazione inedita le peregrinazioni dei religiosi, prima nel Chianti senese, in un luogo identificato nelle fonti come San Michele di Monte Maione e poi sulla collina di Bellosguardo. Negli anni Cinquanta del Trecento gli “eremiti” si trasferirono alle porte di Firenze, a Le Campora.
Santa Maria al Sepolcro, finanziata dalla famiglia Albizzi, fu, tra gli anni Cinquanta del Trecento e gli anni Trenta del Quattrocento, uno dei più importanti conventi fiorentini. Acquisito dalla Badia fiorentina nel 1434, il convento sopravvisse come una casa estiva dei benedettini, nonostante i danni dell’assedio del 1529/1530, ma fu secolarizzato nel 1808: trasformato in una casa privata nel 1815, il complesso si avviò a un rapido declino. Una documentazione archivistica particolarmente ricca e finora trascurata ci permette di ricostruire non solo il patronato del grande ciclo affrescato, ma anche di formulare ipotesi sull’aspetto originale della chiesa e del convento ora in gran parte distrutti.

Laura Fenelli, laureata in Storia dell'arte medievale e dottore di ricerca in Storia medievale, è membro associato del Kunsthistorisches Institut-Max Planck Institut (Firenze) e assegnista di ricerca presso il dipartimento di Storia, Culture, Civiltà dell’Università di Bologna. Si occupa di questioni di iconografia religiosa, agiografia e storia delle immagini. È autrice di numerosi articoli su riviste italiane e internazionali e di due monografie: Il tau, il fuoco, il maiale. I canonici regolari di sant'Antonio abate tra assistenza e devozione (Spoleto, CISAM, 2006), e Dall’eremo alla stalla. Storia di Sant’Antonio abate e del suo culto (Roma-Bari, Laterza, 2011).


seguirà
Buffet
con degustazione degustazione di salumi toscani, olio extravergine di oliva e vini biologici di Badia a Coltibuono


h. 14.00 Escursione
Escursione ai ruderi dell'EREMO DI MONTEMAIONE
Percorso a cura di Renzo Centri
L'eremo di San Michele a Montemaione è localizzabile in uno o più casolari sulle pendici occidentali del Monte Maione. L'escursione toccherà la località di Podere San Marco, dove si osservano tracce romaniche, e il Casale Maione, che sorge forse nel luogo di un antica torre. L'escursione si realizzerà compatibilmente alle condizioni metereologiche, ed i dettagli saranno chiariti il giorno stesso.


In collaborazione con
edizioni Press & Archeos, Firenze





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