Fioritura dei Giaggioli nel Chianti


In primavera chi passa tra le campagne del Chianti, è sicuramente attratto dai bellissimi fiori degli iris. L'iris è una pianta molto rustica e appariscente durante la fioritura per i suoi fiori carnosi. Purtroppo la fioritura dura pochi giorni e i fiori vanno perduti in poco tempo. Lo spettacolo richiama alla mente la ragione per le quali viene accostato questo nome latino alla pianta. Iris è in onore della dea Iride, la personificazione dell'arcobaleno. 

L'Iris Pallida, è l'unica che si coltiva, e la sua coltivazione non è data dalla bellezza del suo fiore ma dal suo rizoma. In una economia rurale tanto avara di compensi la lavorazione del giaggiolo era un modesto salvadanaio magari per mettere da parte qualche soldo per il corredo delle figlie e oggi visto la situazione economica questa coltura si sta riscoprendo. La coltura del giaggiolo in Toscana è confinata in due aree delle provincie di Firenze e Arezzo (Greve in Chianti, Lamole, San Polo, Piandiscò, Castelfranco, Loro Ciuffenna). Gli impieghi più importanti sono in profumeria e nella cosmesi. Dal rizoma per distillazione si estrae un'essenza dolce molto pregiata, dalle note delicate e persistenti, simili alla violetta. 

E' importante mantenere la coltivazione del giaggiolo per ragioni paesaggistiche, storiche e folcloristiche. Nonostante questo ci sono numerose difficoltà, dovute alle punte elevate di mano d'opera che richiede questa coltura in alcune stagioni e il modesto reddito che ne deriva. Ma ci sono giovani aziende che soprattutto per motivi passionali credono alla produzione di questo importante prodotto storico, ne è un esempio l'azienda agricola di Manetti Leonardo situata a Greve in Chianti. Il nonno Nello e la sua famiglia vanta una tradizione importante nella salvaguardia di questa coltura, e oggi questo giovane imprenditore agricolo sta cercando di continuare questa missione cercando nuove forme per facilitare le produzione di giaggiolo. Manetti è un consigliere e socio della Cooperativa Toscana Giaggiolo alla quale conferisce il prodotto essiccato, affettato o mondato bianco e poi è la stessa cooperativa che pensa alla distribuzione. 

Gli iris nel corso della storia sono stati fonte di ispirazione nell'arte e nella coltura, e anche per Manetti, imprenditore agricolo per lavoro ma poeta per passione, i suoi giaggioli sono spesso suggestioni per le sue parole come in questa semplice poesia:



Iris pallida 

Il colore è violetta 
come il suo profumo, 
in gergo è giaggiolo. 

Sonnecchia nell'inverno 
fiori a maggio 
rizomi a luglio. 

E' una cartolina in fioritura, 
al suo levar 
è fatica con la zappa. 

Sulle stuoie sta ad asciugare, 
bianco se è mondato 
nero se è affettato. 







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