VALERIA SEROFILLI E LE SUE METAFORE UVA E AMORE
Valeria
Serofilli è docente di Lettere presso gli Istituti d'istruzione
secondaria e come operatrice culturale Presidente del Premio
Nazionale di Poesia “Astrolabio”. Organizzatrice degli Incontri
Letterari presso lo storico Caffè dell'Ussero di Pisa e di Villa di
Corliano, dirige le collane “I libri dell'Astrolabio” e “I
Quaderni dell'Ussero” per puntoacapo
Editrice; è collaboratrice di riviste nonché curatrice del proprio
sito letterario www.valeriaserofilli.it
Autrice di poesia, narrativa breve, saggistica e testi di prosa ha
pubblicato otto libri e i suoi testi sono inseriti in numerose
riviste e antologie.
“Vendemmia”
dall'
Opera Prima "Acini d'Anima", Pisa 2000
Si
sgrondano parole fradice
schiccherellando
uva.
Sui
filari vermigli
di
grappoli assolati
pampini
si attorcigliano.
Scricchiolano
nei tini chicchi calpestati.
Estasi
di mosto.
Scoppia
la bolla:
il
grappolo cade e
recide
la cesoia quello che non è.
Pure,
scorgere auli lasciati
fra
tralci avviticchiati.
"Intima
essenza" (Vendemmiale) “
da
Tela di Eràto, Sovera multimedia, Roma 2004
Stilla/
acqua sapida/ da ancestrali voglie
Mosto
vivo/ di maturato sole ancora intriso/ nel lento caldo abbraccio
dell' amore
Viticcio
che avviluppa in un sol corpo
Interne
estati trasudino
in
maturate vendemmie
Ora
urge il tempo del raccolto
ceste
in fronte
andature
gioconde e rubiconde:
mai
sopite estasi risorte!
Ragione
non intacchi il turbinio di dionisiache danze
parole
fradice d' uva/ tra risa sgrondate
nel
vermigliar dei tini
non
rallenti il tumido spremere
dal
chicco l'intima essenza.
Possa
sgorgare ancora a sorsi
nettare
nuovo di miele
da
labbra tue/mie
travaso
vitale/liquore irreale.
Avviluppati
a me/tralcio maturo
e
mi annodi
di
questo tempo un pampino
i
capelli!
“L'anima
del vino e il poeta”
inedita
“Omaggio
a “L’anima del vino” e a “Il vino solitario” da I Fiori del
male
di
Charles Baudelaire”
Personaggi
del dialogo: l’Anima del Vino
il
Poeta
--
Sei forse un poeta tu che alla Sagra
di
musica e di vita / cospargi fogli
di
tanto sentimento?
E
parole spargi a sera
di
ebbro / fine tormento?
A
me, balsamo salvifico / ambrosia vegetale
attingi
pure idee / pensieri, voglie
per
far quel manufatto che il tempo non usuri
né
mai vena condanni ad
arsura
Aspergine
le pagine / che senza me son pallide
e
prive di ogni palpito / di gioia, acme e speranze
feconda
il pallore
di
echi e risonanze / dissonanze
Così
l’Anima del Vino dalla vitrea prigione / e senza ceralacca
della
sua essenza uscivano / le più vere ragioni
E
il Poeta scriveva:
“Ora
tu qui / alchemica mistura
ed
il pallore si farà dunque rubino
fecondo
di ebbrezza e dolci attese
paghe
di amplessi e di sorprese…”
Dalla
bottiglia esulta l’Anima del Vino: - Ma è un capolavoro! E’
certo che
di
vita, giovinezza / poesia, musica, ebbrezza
d’inchiostro
e sorso / è qui avvenuto,
per
sete di poeta, il fertile connubio! -
“Ebbra”
Dall’audiolibro
“Nel senso del verso” ( ETS Pisa,2006) rappresentato nello stesso
anno in forma di spettacolo al teatro Verdi di Pisa
Ora
tu qui / alchemica mistura
ed
il pallore si farà dunque rubino
fecondo
di ebbrezza e dolci attese
paghe
di amplessi e di sorprese
Nata
appena / come d’uva il mosto
Appena
sorta / com’alba da tramonto
Schiusa
/ pistillo da corolla:
liquida
/ com’acqua di sorgente
Tempo
è di berci / chimerico piacere
tempo
è di sorsi, aliti ed essenze:
il
tuo fiato da noi trasfonde
e
si alimenta
e
ne accresce l’orlo e lo trabocca
Vendemmia
di pelle / occhi negli occhi.
Se
è tutto inganno
inganno
sia
perché
è questo
il
più dolce annegamento!
Testo interpretato dal soprano Alessandra Micheletti
Riferimenti:
PREMIAZIONE PREMIO NAZIONALE DI POESIA "ASTROLABIO" |
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