IL CIPRESSO, UNO DEI SIMBOLI DELLA TOSCANA E DEL CHIANTI
Il cipresso è uno dei
simboli più rappresentativi della Toscana, e del Chianti, è un bene
culturale e un monumento da tutelare, un elemento caratteristico del
paesaggio. Questo simbolo Toscano, incanta e fa sognare, è stato
dipinto in opere di tutto il mondo, ha ispirato poesie e racconti ed
è impresso in migliaia di cartoline, fotografie e disegni.
“Passammo sotto ad una
vigna. L'ultima luce del giorno abbandonava la valle ai vapori della
notte e ai fragori del torrente. La parte superiore della vigna,
degradante a regola d'arte, si distendeva toccata dall'ultimo sole.
E, sopra, una corona di cipressi immobili, vittoriosi, stagliati nel
sereno come in una materia dura. Quella superficie rifilata, tirata a
pulito, mi sovrastava per la prima volta dal lato solatìo con la
medesima solennità con cui il bosco si levava dal lato opposto,
nell'ombra, tranquillo e distante.
Bino Samminiatelli - La vita in campagna
www.chiantipoesia.blogspot.it/tre-libri-e-tre-quadri-diversi-con-la.html
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I cipressi svettano
dalle aie delle case coloniche, circondano le ville signorili sulle
colline, delimitano i confini di proprietà, custodiscono
simbolicamente cimiteri, pievi e chiesette, decorono elegantemente le
vette e i crinali dei poggi dopo rimboschimenti oppure ordinate file
di cipressi costeggiano un viale d'ingresso a una fattoria o una
strada di campagna . Il Chianti è una delle aree con più cipressi,
e la provincia di Firenze ha la maggior concentrazione di cipressete
con circa 3600 ha di boschi puri e misti e con più di 1.000.000
piante sparse.
Il cipresso comune è un
albero sempreverde maestoso molto longevo, può essere molto alto,
fino a 50 metri, può essere di due tipi: piramidale o orizzontale.
Il cipresso dal fusto esile e slanciato, con la chioma affusolata e
di un intenso verde scuro, è il cosiddetto Cipresso "Piramidale",
per intenderci quello che si in tutti i calendari o cartoline che
illustrano il paesaggio toscano. Il Cipresso "Orizzontale",
ha una chioma più panciuta perché i rami anziché stagliarsi in
verticale verso il cielo si allargano appunto in orizzontale, un po'
come un abete. La seconda varietà ha meno valore ornamentale ma è
più preziosa per la falegnameria artigianale e manufatti artistici
(cassepanche, mobili, portoni, porte, tavoli, violini, pianoforti).
Biografia:
Il cipresso, storie di
miti di terre toscane a cura di Luca Giannelli
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